I motivi per i quali la sanificazione a vapore è molto utile e conveniente nell’industria agroalimentare sono molteplici. Innanzitutto, c’è da dire che il processo di lavaggio e sanificazione con vapore REA STEAM CLEANING utilizza da un minimo di 12 litri di acqua (per i modelli a 9 kw) fino ad arrivare a 48 litri (per i modelli a 36 kw), possiamo quindi arrivare a 50 volte di meno del classico processo con acqua, schiuma e risciacquo. La pressione del vapore dell’ugello è di 10 bars, a differenza di quella del lavaggio ad alta pressione che raggiunge anche i 50 bars: il vapore potrà dunque essere utilizzato su qualsiasi tipo di superficie e su tutti i componenti, anche quelli più sensibili.Ma non è tutto qui. Utilizzare la sanificazione a vapore per l’industria agroalimentare offre innumerevoli altri vantaggi, tra i quali i seguenti:
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- Rimuove più facilmente i microorganismi
A differenza delle altre metodologie, la pulizia con il vapore uccide in un solo passaggio qualsiasi tipo di microorganismo, in modo particolare nelle zone in cui vengono accumulati (soprattutto quelle nascoste e non facilmente accessibili). La temperatura del vapore all’impatto con la superficie è di circa 120°, e previene dunque anche dalla possibilità che i batteri sviluppino una resistenza ai prodotti chimici. L’alta temperatura, inoltre, fa fondere i grassi e l’olio che saranno più facili da pulire e la superficie si asciugherà immediatamente grazie all’evaporazione: sarà quindi pronta all’uso praticamente subito.
Inoltre, questo tipo di pulizia rimuove anche gli allergeni, la carica batterica da qualsiasi tipo di superficie e il biofilm che solitamente i normali lavaggi che sono a base di acqua e schiuma non riescono a eliminare efficacemente.
- Rimuove più facilmente i microorganismi
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- Non è necessario proteggere le superfici
Questo tipo di pulizia è molto sicuro da utilizzare su tutti i tipi di superficie, in quanto non essendo invasivo non danneggia contatti elettrici, motori, sensori o guarnizioni. Inoltre, non è necessario proteggere in maniera preliminare le zone da trattare: le superfici saranno immediatamente pulite e sanificate e non ci sarà il rischio che si rovinino a causa dei prodotti chimici che solitamente vengono utilizzati.
C’è infine da tenere in considerazione che, anche se la temperatura utilizzata raggiunge gradi molto alti, non c’è nessun tipo di rischio per gli operatori che effettuano la sanificazione: il vapore, infatti, brucia soltanto a una distanza molto ravvicinata e dopo qualche secondo di esposizione. La completa assenza di qualsiasi tipo di agente chimico, inoltre, non fa che rendere il tutto ancora più sicuro per l’uomo e per l’ambiente.
- Non è necessario proteggere le superfici
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- Ecologico ed economico
Se tutte le motivazioni sopraelencate non fossero sufficienti, tenete in considerazione che la sanificazione a vapore riduce il consumo di acqua e, soprattutto, degli agenti chimici: nel 95% dei casi è sufficiente soltanto il vapore per pulire e sanificare qualsiasi tipo di superficie.
A differenza del lavaggio ad alta pressione, inoltre, la sanificazione a vapore impedisce alla sporcizia di spargersi attorno alla zona che si sta lavando: i macchinari accanto possono dunque tranquillamente continuare il proprio lavoro anche mentre gli operai sanificano zone accanto a essi. Le polveri e gli ingredienti secchi tendono a cadere al suolo a causa dell’effetto della bassa pressione, il che li rende ovviamente più facili da asportare.
- Ecologico ed economico
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- È possibile utilizzare un detergente scelto dal cliente
Con questo tipo di sanificazione è utile, a volte, utilizzare un detergente scelto dal cliente in modo da velocizzare ulteriormente il processo. Bisogna considerare che nei modelli con un’impugnatura analogica il detergente deve essere premiscelato, mentre nei generatori che hanno un’impugnatura digitale la miscela con detergente e acqua si crea automaticamente dal generatore.
- È possibile utilizzare un detergente scelto dal cliente
La sanificazione a vapore è dunque particolarmente utile nell’industria agroalimentare. È più veloce, economica, comporta meno rischi per l’ambiente e per gli operatori e rimuove con facilità qualsiasi tipo di microorganismo presente sulle superfici, anche su quelle apparentemente più difficili da pulire.