Varese è una città che fa del connubio tra arte e natura la sua caratteristica principale. Sorta su un fertile territorio collinare e attraversata da laghi e fiumi, è ricca di suggestivi paesaggi, ma anche di ricchezze architettoniche e artistiche. Già dal 1700 fu meta di visite e flussi turistici, ma fiorì definitivamente nel ‘900, in seguito alla costruzione delle tante ville e strutture private ispirate all’architettura barocca. Oggi è conosciuta coma la “Città Giardino”, proprio grazie alla sua straordinaria capacità di conciliare l’anima naturalistica con quella artistica.
Storia di Varese
Varese vanta una storia che risale a molti secoli fa, fin dalla “civiltà dell’acqua”, collocabile nel quinto millennio avanti Cristo. Il primo nucleo storico si formò sotto la colonizzazione romana, dapprima come presidio militare, ma poi come vero centro abitato. Durante il Medioevo, Varese entrò prima a far parte del Contado del Seprio e poi passò sotto il controllo del Ducato di Milano. Fino al 1765 fu considerato un comune libero, quando divenne Signoria di Francesco II d’Este, duca di Modena. Dopo la sua morte, Varese tornò sotto forma di Comune, fino al 1816, quando l’Imperatore d’Austria gli conferì il titolo di Città. Infine, fu scenario di guerra durante i moti rivoluzionari del 1848, durante i quali, il 26 maggio del 1859, i Garibaldini sconfissero gli Austriaci nella battaglia di Biumo.
I Giardini Estensi di Varese
Varese è una vera oasi per gli amanti del verde e offre diverse alternative, con percorsi in cui natura e arte si susseguono senza soluzione di continuità. Il principale può partire da via Luigi Sacco, dove si erge il Palazzo Estense, oggi sede del Municipio e già residenza del duca di Modena Francesco III d’Este. Al suo interno, i visitatori potranno perdersi tra i giardini all’italiana e ammirarne il parco, per raggiungere, poi, il Civico Museo Archeologico di Villa Mirabello, che offre centinaia di reperti unici della preistoria europea, in grado di raccontare la storia del territorio locale dal Neolitico all’età del Bronzo. Inoltre, la città offre altre zone verdi dove trascorrere giornate in relax. Tra queste, Villa Toepliz e Villa Mylius, due oasi di tranquillità ideali per chiunque ami stare all’aperto. La prima fu costruita agli inizi del 1900 e fu poi acquistata dal banchiere Jósef Leopold Toeplitz nel 1914. Il parco si estende per circa otto ettari, lungo i quali si possono ammirare fontane scenografiche e un’ampia selezione di specie vegetali esotiche. Villa Mylius, invece, fu eretta nel XVII secolo e apparteneva ai padri gesuiti di Varese, prima della soppressione della Compagnia del Gesù voluta da Papa Clemente XIV, in seguito alla quale la proprietà passò nelle mani del notabile Francesco Torelli. Il parco è ricco di strutture e servizi come campi da tennis e aree gioco per bambini. Infine, nei pressi di Varese è possibile scoprire il borgo di Santa Maria del Monte, sorto attorno all’omonimo santuario, in cui i visitatori potranno effettuare una camminata che gli riserverà paesaggi indimenticabili e un viaggio artistico tra le quattordici cappelle realizzate tra il 1604 e il 1628.
L’arte e le collezioni di Varese
Chi vuole vivere a fondo lo straordinario connubio arte-natura di Varese, ha la possibilità di visitare diversi luoghi unici e molto suggestivi, come il Castello di Masnago. Al suo interno, si possono ammirare la Sala degli Svaghi e la Sala dei Vizi, interamente affrescate nel 1400, dove spesso vengono organizzate mostre o esposte collezioni. Un altro luogo dove l’arte vive tutti i giorni è la Villa e Collezione Panza, di proprietà del FAI (Fondo Ambiente Italiano), che si affaccia su uno splendido parco. Il cuore della vita artistica di Varese si trova, però, all’interno della Basilica di San Vittore, edificio realizzato alla fine del Cinquecento dal varesino Giuseppe Bernascone. La facciata è in stile neoclassico, mentre all’interno sono conservati tanti dipinti di P. Francesco Mazzucchelli, detto “Il Morazzone”. Infine, appena fuori dal centro di Varese, si può visitare la chiesa di Santo Stefano, una delle più antiche della città. Qui sono conservati una serie di affreschi del ‘500 a opera di Galdino da Varese e altri di epoca romanica.